La seconda stagione di The Last of Us ha già alzato l’asticella dell’intensità emotiva e della brutalità, ma con l’episodio ambientato all’acquario di Seattle, la serie HBO ha superato perfino uno dei momenti più tragici del videogioco.
Attenzione: da ora seguono spoiler sullo show tratto dal big Naughty Dog (che trovate su Amazon). Proseguite a vostro rischio.
Sto parlando dellla morte di Mel. In questa versione, la scena è ancora più cupa e disperata, mostrando una Ellie sempre più consumata dall’odio, e impotente.
Dopo aver assistito alla brutale uccisione di Joel da parte di Abby — scena che già aveva lasciato i fan sconvolti nel secondo episodio — Ellie si lancia in un viaggio di vendetta che la porterà a toccare i punti più oscuri della propria umanità.
Il confronto con Nora all’ospedale ne è già un chiaro segnale: Ellie tortura una donna morente con un tubo di metallo pur di ottenere informazioni. Ma non è nulla in confronto a ciò che avviene nell’acquario.
Come nel videogioco, Ellie si introduce nell'acquario dove incontra Owen e Mel. Dopo uno scontro veloce, uccide entrambi, solo per scoprire subito dopo che Mel è incinta.
Tuttavia, mentre nel gioco Ellie scopre la gravidanza solo dopo aver pugnalato Mel durante un corpo a corpo, nella serie le cose prendono una piega diversa.
Qui, Mel non attacca mai Ellie, e anzi, con le sue ultime forze cerca di guidarla nel tentativo di far nascere il bambino, chiedendo disperatamente a Ellie di salvarlo.
È un momento carico di orrore e compassione insieme. Ellie prova a seguirne le istruzioni, ma è troppo tardi. Mel muore, e con lei svanisce anche l’unica speranza per il nascituro.
Questa versione della scena va oltre la semplice tragedia personale: costringe Ellie ad affrontare non solo la morte, ma anche il fallimento totale di fronte a una vita innocente. Non c’è redenzione, non c’è vittoria nella vendetta.
Solo una ragazza distrutta, in ginocchio, incapace di cambiare l'esito di una spirale di violenza che lei stessa ha alimentato.
Nel videogioco, l’impatto è emotivo ma più rapido; nella serie, invece, il tempo si dilata, e lo spettatore viene immerso nel peso delle azioni di Ellie. Un modo brutale, ma efficace, per mostrare quanto la vendetta l'abbia cambiata.
Staremo a vedere se anche la Stagione 3, che pare essere interamente incentrata su Abby, sarà altrettanto impattante. Così come non è chiaro se anche Joel tornerà, nonostante tutto.